La Romagna, terra del liscio…

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Romagna, Romagna mia

Lontan da te non si può star!

Quante volte abbiamo sentito intonare questa canzone! Davvero tante perchè in Romagna è senza dubbio il valzer più cantato e ballato…

Il liscio non è solo una musica popolare ma per i Romagnoli è molto di più. E’ il ballo di coppia che ha fatto divertire ed innamorare generazioni.

A dar vita al liscio è la classe borghese ottocentesca che in Italia apprezzava particolarmente tre tipi di ballo: il valzer, la polka e la mazurca.

E’ dalla fusione di questi balli che nasce il liscio, nome che deriva dall’uso dei ballarini di andare via lisci, ossia scivolare con i piedi.

Tra le figure chiave del liscio troviamo sicuramente Carlo Brighi, considerato il suo padre fondatore, mentre “lo Strauss della Romagna” Secondo Casadei (1906-1971) ne è stato il portavoce ufficiale grazie anche al suo conosciutissimo brano “Romagna mia”.

Il liscio romagnolo è suonato da un’orchestra di solisti che comprende il clarinetto, il sassofono accompagnati da basso, chitarra e batteria. Nel corso degli anni poi si aggiunge anche il ruolo del cantante che contribuisce a scaldare l’atmosfera nelle balere, le piste da ballo locali.

Ci sono però altre due tipologie di lento oltre a quello romagnolo, quello emiliano e quello piemontese.

Quello Emiliano è accompagnato dalla fisarmonica e prevede figure staccate da parte dell’uomo, questo richiede particolari qualità atletiche. Infine quello piemontese è più lento di quello romagnolo ed eseguito con la fisarmonica, il clarinetto, il sassofono e la voce.