Non solo mare per la nostra Romagna, ma innumerevoli tradizioni a partire da quelle culinarie.
Sin dall’antichità le terre di Romagna si sono dedicate alla produzione di ottimo vino
Oggi ci dedichiamo ad uno di questi vini, Il Sangiovese.
Uno dei più conosciuti, il Sangiovese dalle origini leggendarie. Si racconta che presso il Monastero dei Frati Cappuccini di Santarcangelo di Romagna, durante un banchetto agli ospiti venne servito proprio questo vino che fu altamente apprezzato. Venne chiesto il suo nome e uno dei monaci isse che il vino si chiamava “Sunguis di Jovis” = Sangue di Giove (Sanjovese), ispirandosi probabilmente al nome del Colle Giove su cui sorge Santarcangelo.
Ormai simbolo della Romagna, il Sangiovese riassume il carattere schietto e robusto dei romagnoli: ruvido ed esuberante all’esterno, racchiude un’anima sincera, quasi delicata, che lo rendono immagine della nostra tipica ospitalità.
Il Sangiovese è possibile degustarlo con tutti i piatti romagnoli, è in grado di accostarsi benissimo alle classiche minestre fatte in casa, ai sughi di carne presenti nel classico ragù, alle grigliate, ai brasati ma anche al classico aperito accompagnato dal gustoso tagliere di salumi e formaggi.
Le uve del Sangiovese possiamo ritrovarle ad oggi nella produzione di vini rinomati a livello internazionale come il Brunello di Montalcino e il Chianti.
Il Sangiovese prodotto nelle nostre zone negli ultimi anni ha sta riscontrando un costante successo, nonostante venga messo a confronto con alcuni dei più famosi Sangiovesi internazionali.