Carnevale è la festa dei più piccoli ma non solo, maschere, coriandoli, stelle filanti, contribuiscono a creare un clima di festa, ma il vero motivo per cui tutti aspettano questo periodo dell’anno sono…i dolci!
In tutta la penisola italiana, da Nord a Sud, la tradizione vuole che, nel periodo carnevalesco, si mangino i tipici “dolci di carnevale” diversi da quelli consumati in altre festività o durante tutto il resto dell’anno.
I dolci che si preparano per carnevale possono variare in base alla zona geografica, così come i nomi con cui vengono chiamati: frappe, sfrappole, fiocchetti, cenci, chiacchiere, cròstoli, cresciole, bugie poi castagnole, tagliatelle fritte, ravioli fritti, ravioli di castagne, cicerchiata, arancini marchigiani e molti altri.
La particolarità che accomuna tutte queste leccornie, e che le rende così golose, è che sono quasi tutte fritte! Ebbene sì, per chi non se ne fosse ancora accorto, i dolci di carnevale non sono propriamente dietetici, ma questo deriva anche dalle motivazioni religiose che stanno alla base della celebrazione.
Perché a carnevale si mangiano i dolci?
È noto a tutti che il carnevale sia riconosciuto dai cristiani come il periodo che precede i 40 giorni di digiuno e penitenza prima della Pasqua. Per questo motivo in origine, l’ultimo giorno di carnevale ovvero il martedì grasso, era un giorno dove si poteva (e si doveva) esagerare col cibo, proprio per prepararsi al lungo periodo di restrizioni che stava arrivando.
Tuttavia, al giorno d’oggi questa usanza religiosa è andata perdendosi perciò, a meno che non siate intenzionati a digiunare per più di un mese, non è necessario esagerare con i dolci, anzi, proprio perché così sostanziosi, è consigliabile consumarli senza esagerare.
Dolci di carnevale tipici della Romagna
I dolci di carnevale tipici della Romagna sono principalmente le frappe (chiamate in questa zona anche sfrappole o fiocchetti), le castagnole e le tagliatelle fritte. Tutti questi dolci, oltre ad essere buonissimi, sono anche molto facili da fare.
Frappe
È senza dubbio il dolce di carnevale più diffuso in tutta Italia. Solitamente di forma rettangolare, hanno una preparazione molto semplice:
Gli ingredienti sono:
o 500 g di farina 00
o 70 g di zucchero
o 50 g di burro a temperatura ambiente
o 3 uova + 1 tuorlo
o 1 pizzico di sale
o 2 cucchiai di liquore a scelta
o Zucchero a velo
o Olio di semi per friggere
Il procedimento prevede di mescolare assieme tutti gli ingredienti e stenderlo in una sfoglia sottile, nel frattempo portare a bollore una pentola con olio di semi per friggere. Quando l’olio sarà pronto è il momento di tagliare la sfoglia in strisce larghe per andare a formare dei rettangoli, dopodiché non rimane che friggerli e, una volta asciugati, spolverarli con lo zucchero a velo.
Castagnole
Questo dolce è forse quello più tipico del territorio Romagnolo, le castagnole sono delle palline di impasto fritte che possono essere farcite con creme o gustate “vuote”.
Gli ingredienti sono:
o 370 g di farina 00
o 80 g di zucchero
o 3 uova
o 60 g di burro
o 1 cucch.no di lievito vanigliato
o 1 scorza di limone grattugiata
o 1 pizzico di sale
o Zucchero a velo
o Olio di semi per friggere
La preparazione delle castagnole inizia mescolando il burro ammorbidito con lo zucchero e
successivamente le uova (uno per volta). Una volta incorporate tutte le uova si può procedere
unendo la scorza di limone, il sale e per ultimi lievito e farina setacciati. Una volta che l’olio ha
raggiunto il bollore, formate delle palline di impasto e immergetele nell’olio finché non saranno dorate.
Una volta asciugate dall’olio sono pronte per essere farcite a piacere, bagnate con dell’Alchermes, o cosparse semplicemente di zucchero e mangiate in un sol boccone.
Tagliatelle fritte
In Romagna a carnevale anche le tagliatelle si “mascherano” e da pietanza salata diventato un
golosissimo dolce.
Gli ingredienti sono:
o 200 g di farina
o 2 uova
o 4 cucchiai di zucchero
o 1 arancia o 1 limone
o Olio di semi per friggere
Il primo step è uguale a quello delle classiche tagliatelle, ovvero si impastano uova e farina e si
stende la sfoglia. Una volta pronta si cosparge su tutta la superficie il succo e la scorza dell’arancia e lo zucchero.
Dopodiché il procedimento torna uguale a quello delle tagliatelle, arrotolare la sfoglia e tagliarla a listarelle lasciandole però arrotolate.
Immergete le girelle di pasta nell’olio bollente finché non diventano dorate, asciugatele e
addentatele ancora calde.
