I fuochi di San Giuseppe, una tradizione romagnola

Home / Blog

Tutti vogliono lasciarsi il freddo alle spalle e dare il benvenuto alla bella stagione.

In Romagna l’avvento della primavera è segnato dalla festa di San Giuseppe nelle giornate del 18 e 19 marzo, giornata che celebra tutti i papà. Oltre alle celebrazioni religiose, sono sopravvissute alcune usanze pagane, come i falò di primavera…

La Focarina, o fugaràza, o fogheraccia!

È un rito che ha come scopo quello di bruciare tutto ciò che è vecchio e fa parte dell’inverno (rappresentato dalla legna secca da ardere) per fare spazio al nuovo e alla bella stagione alle porte.

Un’evento che coinvolge tutti grandi e piccini, un momento di ritrovo e di svago.

L’organizzazione inizia circa una ventina di giorni prima accatastando tutta la legna, giorno per giorno e quando finalmente arriva il 18 marzo, nel tardo pomeriggio si accendono i primi fuochi.

E da quel momento le strada e le piazze romagnole odorano di bruciato, mentre i fuochi colorano di rosso i volti delle persone.

I festeggiamenti proseguono con la tradizionale allegria romagnola, con gustosa piadina, sangiovese a ritmo di musica.